Se vogliamo, è l’aspetto negativo di possedere un’auto: l’eventualità che qualcuno te la porti via. E’ triste dirlo, ma i furti di veicoli continuano ad essere una problematica di primo piano per il nostro Paese.
Una “piaga” che anche per il 2010 si è confermata tale: l’anno scorso sono state rubate ben 124.197 vetture, 38.783 motocicli e 2.908 automezzi pesanti. Per rimanere nel campo delle sole automobili, se è vero che in Italia il numero complessivo di furti è in diminuzione (erano 222mila dieci anni fa), ci sono pur sempre 340 vetture che vengono sottratte ogni giorno ai loro proprietari.
La classifica delle preferite dai ladri vede in testa la “mitica” Fiat Uno (12,9%), seguita dalla Golf (7,4%) e dalla Punto (6%). A seguire, Y10, Bmw Serie 3, Fiesta, Polo, Lancia Y, Panda. Decima un’altra “nonna” del parco automobilistico la Ford Escort.Sono dati preoccupanti quelli che emergono da uno studio commissariato all’Istituto A&F Research da Lo Jack Italia, società leader nelle attività di rilevamento e recupero dei veicoli rubati. Attraverso interviste a un campione di soggetti (uomini e donne tra i 20 e i 65 anni) vittime negli ultimi due anni di sottrazioni dei propri veicoli in tutta Italia, l’indagine ha cercato di far luce sulle dinamiche di questo crimine: a partire dai luoghi e le modalità dei furti, per arrivare alle percezioni delle vittime. Vediamo i principali risultati della ricerca.
Innanzitutto, il furto dell’auto avviene in situazioni apparentemente percepite come “sicure”, ad esempio nei parcheggi esterni all’abitazione della vittima (36,2%) o nei garage interni (13,8%). Nel 63% dei casi la sottrazione si verifica nonostante la presenza di un sistema antifurto, questo perché le moderne tecnologie hanno reso i furti indubbiamente più difficili, ma non per questo impossibili; ladri esperti e con attrezzatura adeguata sono in grado di disattivare gran parte dei sistemi antifurto nel giro di pochi minuti.
Resta poi quel 35% di persone che non si dota di antifurto, più delle volte perché ritiene la propria auto non “nuova”, quindi non appetibile dai ladri (43% circa). Un errore di valutazione, poiché spesso le auto che danno meno nell’occhio sono proprio quelle più ricercate dai ladri, perché buone da utilizzare per compiere altri crimini. Non è un caso, infatti, che sia proprio l’”anziana” Fiat Uno la vettura più gettonata.
Dal momento che in Italia, secondo questa indagine, quasi la metà di chi subisce il furto non è assicurato contro questo fenomeno (46,2%), spesso la sottrazione dell’auto rappresenta un grave danno economico e materiale. Per due intervistati su tre, inoltre, contano anche i riflessi psicologici, legati alla violazione della sfera privata e della sicurezza percepita.
La diminuzione del numero assoluto dei furti negli ultimi anni non deve però far pensare a una minore gravità del fenomeno, in quanto si sta assistendo anche ad una graduale diminuzione del numero dei veicoli recuperati a seguito della sottrazione, passati dai circa 130mila del 1990, ai 58.799 rinvenimenti (47,3% del rubato) del 2010, in netto calo però rispetto ai 67.043 del 2009 (48,8% del rubato). In proporzione, quindi, il numero dei veicoli di cui ogni anno si perde traccia è in costante aumento.
Ovviamente, l’opportunità di ritrovare la propria auto rappresenta un evento molto positivo, di cui che però solo un quarto dei derubati intervistati (26,2%) ha potuto godere (in tempi non sempre brevi). Il problema è che spesso sull’auto recuperata si riscontrano gravi danni: un terzo degli intervistati è stato costretto a rottamare la propria vettura. Dopo il danno, la beffa.
la fiat uno ha battuto la golf!!!
almeno spero
